» Dati di BaseLayla ---De Geronimo
» Nickname:†Annairam† » Nome e cognome:Layla De Geronimo (da nubile Corinne) » Soprannome: ''Angelo di vetro'' soprannome affibbiatogli dagli umani i primi anni che compariva nelle missioni, e quello è rimasto. » Età: Aveva 14 anni quando ha subito il trapianto, attualmente ne ha 83 » Fazione: Dux » Carattere di dovere:un motivo floreale[click] su tutto il fianco sinistro e un paio di ali[click] sulla schiena. » Mansioni:Direttrice dell'ospedale è anche a capo della squadra di recupero. » Denaro: 500 $
» Aspetto fisico
Spesso a colpo d'occhio può sembrare una bambina, perchè bassina, arriva a stento al metro e 52 centimetri ed è estremamente magra: se la si vede senza maglia si possono facilmente contare le vertebre e le costole. La sua magrezza influisce anche sulle dimensioni del seno, non troppo abbondante comunque. Ma il fatto che sia minuta aiuta moltissimo in battaglia, soprattutto quando i tuoi avversari sono mooooolto alti. Le spalle strette e il collo sottile, il viso è sempre illuminato da un sorriso, la bocca è piccola e rosa ma spicca comunque sul carnato che è latteo, mai baciato dal sole. Il naso è piccolino, ma gli occhi sono molto grandi, verde acqua, come il mare dei tropici. Le orecchie sono la parte più 'bucata del suo corpo: oltre ai tradizionali buchi ai lobi ha un svariato numero di buchi sull'esterno dell'orecchio, nella cartilagine, dove gli piace mettere diversi piccoli orecchini, discreti ma che comunque fanno scena. Queste sue caratteristiche fanno in modo che a volte i suoi nemici la sottovalutino e anche parecchio, il suo sguardo da santarellina le permette di fare secco almeno un demone prima che si accorgano di che pasta è fatta. I capelli sono biondo chiarissimo, addirittura alcuni ciuffi paiono bianchi, e sono talmente lunghi da arrivargli alle caviglie. Per molto tempo ha avute seri problemi di gestione, sia perchè gli andavano sul viso e perchè quando combatteva era facile che si impigliassero, inoltre non succedeva raramente che i nemici l'afferrassero per i capelli e tentassero di usarla come pignatta. Il problema lo ha risolto con un nastro azzurro che ora tiene avvolto intorno ai capelli alla base della nuca, così da fare una lunga e stretta coda. Una delle sue particolarità è una sottile riga più scura tutta intorno alla spalla sinistra e il braccio stesso leggermente differente nel carnato dal resto del corpo
» Carattere Prima di sottostare al trapianto Layla soffriva pesantemente di sdoppiamento di personalità, ora questo cosa si è accentuata ma riesce a gestirla a suo favore. La personalità dominante è quella di Bianca, nome che si è auto affibbiata. Di solito mantiene questa personalità, l'altra la sfrutta per lo più in battaglia. Bianca è estremamente dolce, comprensiva, solare e giocherellona. Le piace ridere e scherzare, ama la compagnia e non è mai scortese, è composta ed educata, a volte è molto ironica o sarcastica, ma la battutina tagliante, in questa personalità, è il massimo della sua cattiveria. Quando ha questa personalità è molto portata per l'arte curativa, medicinale, ottima cuoca e bravissima a rammendare, apertissima agli altri e materna in ogni cosa che fa (insomma, da sposare!) ed è molto brava in difesa. Le uniche volte che si arrabbia veramente sono quando le sue compagne si feriscono in modo stupido, quando si preoccupa e quando vengono trasghedite le regole, soprattutto nell'ambito ospedaliero. Quando invece è l'altra personalità, che lei stessa chiama Nera, è tutto l'opposto. Ama l'odore del sangue, è estremamente avventata e non teme assolutamente di ferirsi, non ha paura del dolore e della morte. Una volta durante una missione prima di darsi una calmata gli ci volle un attizzatoio da camino nello stomaco. Sfoga tutti i suoi sentimenti combattendo, e quando parla ha un accenno ( a volte molto più di un accenno) di perfidia. Quando si diverte particolarmente sembra piuttosto fuori di testa, il sadismo fatto persona, ma sa controllarsi, non ariva mai a uccidere i suoi compagni (non che questo sia particolarmente rassicurante) estremeante critica verso lo stile di combattimento delle altre persone, adora punzecchiare il creato e Maya in particolare, perchè al contrario della Layla bianca non la può vedere e la prende spesso per i fondelli. Secondo Bianca questa avversione è dovuta al fatto che un po' sono simili e nasce quindi della competizione. Nera non si fa troppi problemi, le dà sui nervi e basta, non cerca motivi inconsci, non gliene frega niente.
Queste sono le due Layla che potete conoscere, e quando le incontrerete una vi parlerà male dell'altra. Infatti, la Bianca è spaventata da Nera perchè troppo impulsiva e sadica, e la Nera odia la Bianca perchè troppo dolce e perchè si fa mettere i piedi in testa. Eppure sanno che hanno una bisogno dell'altra, e si lasciano il posto nel caso di necessità senza tante storie (solo se necessario, però).
» Vestiario Assolutamente abolite le minigonne e i top. Non si mette mai cose che un'adolescente definirebbe sexi, anche perchè sa benissimo che su di lei starebbero malissimo, magra com'è. Quando non combatte e gira tranquillamente per Venor porta abiti chiari e leggeri, di solito che arrivano sotto le ginocchia. Sono abiti semplici, senza fronzoli e votati alla comodità, sotto le gonne porta dei pantaloncini corti in modo che possa correre e saltare un po' come le pare. Quando combatte o è in visita ufficiale si mette una casacca verde smeraldo o bottiglia con maniche a sbuffo (ama molte le maniche a sbuffo) e lunga fin sotto il sedere, con in vita un cinturone con la fibbia a forma di ali. Sotto la casacca porta una camicia bianca a collo stretto ma con la schiena scoperta, così se si fa spuntare le ali non distrugge nulla, non ha le maniche e non arriva a coprire l'ombelico. Di solito si toglie la giacca solo se si deve trasformare. Sotto porta un paio di pantaloni stretti e la parte dal ginocchio in giù sono aderenti, e vanno a formare tante piegoline sottili. Di solito è scalza, anche perchè ogni volta che si trasforma distruggerebbe un paio di scarpe, ma se proprio le deve mettere punta su delle ballerine sobrie e nere. Sulle caviglie, polso e avambraccio destro ha dei bracciali alti in metallo, utili se serve respingere con il proprio corpo attacchi taglianti senza ferirsi, il problema sussite nel fatto che non è in grado di toglierseli.
»Storia
Layla nasce in una famiglia agiata ed è l'ultima di tre fratelli, entrambi maschi. Fino ai quattro anni cresce lodata per il suo acume, infatti impara a leggere da sola e conosce termini che sono oscuri anche per i suoi genitori (una bambina di tre anni che conosce le etimologie latine... !). Poi però inizia a comportarsi in modo strano: spesso ha l'aria assente, a volte ha degli scatti d'ira ingiustificati, si mette a piangere per cose che fa lei stessa e parla sbraittando con se stessa. E' frequente che i bambini parlino da soli mentre giocano... ma di solito non litigano con loro stessi su concetti etici/filosofici, portandoli a ferirsi da sola con le unghie. I genitori, preoccupati, la portano da uno psicologo che spiega alla spaventata coppia che la loro dolce bambina è soggetta a una tremenda forma di sdoppiamento della personalità. Di solito i bambini non hanno le due personalità così distinte e divergenti, ma il livello intellettuale nettamente superiore alla media ha fatto in modo che lo squilibrio fosse molto evidente.
Ma c'era bisogno di portami da uno spicologo? Lo capisco anche io di avere una doppia personalità... e poi questo studio puzza di acqua di colonia scadente... Bla bla bla... ma questo quanto accidenti ciancia? Allungo una mano verso il portapenne dove c'è una bellissima matita con una punta affilatilissima da far penetrare nella carne, e quel deficente dello spicologo me la passa pure con un sorriso... accidenti, non capisco se sei viscido o idiota. Stringo la matita, la coscia dello psicologo è li, a portata di mano, preparo il colpo. Se prendo la l'arteria magari crepa pure. Ma la mano mi si blocca. Accidenti, ancora quella rompi palle! Non sono una rompipalle! E non puoi fargli del male. Cretina, ragiona, non ho la forza necessaria per trapassargli l'arteria!! Lo so, ma gli fai comunque male! La matita mi cade di mano e scoppio a piangere, intanto noi due inveiamo una contro l'altra... è un po' che ci chiamiamo Bianca e Nera... bhe, Bianca è un imbecille. E tu sei cattiva. ... Nostra madre ci prende in braccio e ci porta fuori, ringraziando lo psicologo. Per fortuna, magari riusciremo a risolvere questa situazione con delle cure. Per fortuna sti ca***!! Ehi, ricrdati che abbiamo pur sempre tre anni certi temirni lasciali a casa
Insomma, alla fine Layla, a quattro anni compiuti, si ritrova in una clinica psichiatrica per bambini, e nei primi tempi di cura non può vedere nessuno esterno al personale della clinica, genitori compresi. Dopo un anno però Layla viene trasferita in un'altra clinica: alla quarta dottoressa mandata in ospedale d'urgenza perchè gli aveva rotto un vaso in testa, i medici avevano deciso di mandarla in una clinica per malati mentali violenti.
Mi manca mamma.... accidenti, è tutta colpa tua!!! Già prima non potevamo vederla, ora... bhe, sei contetna? Questa qui rimarrà paralizzata! Zitta, colpa mia se ci trattano come delle poppanti? E poi gli infermieri hanno detto che non è poi così grave... purtroppo! Cosa vuoi che ne capiscono? Sono alle prima armi... si vedeva benissimo che l'ultima vertebra era completamente spezzata!! Dio grazie che non l'hai uccisa. E' perchè quella sedia pesava troppo e non l'ho sollevata bene. Scoppio a piangere e divincolo le braccia, ma la camicia di forza me lo impedisce. L'uomo di fianco a me mi guarda compassionevole, ma all'occhiataccia del suo compagno distoglie lo sguardo. Parlano sottovoce. "Ma è solo una bambina" "Ha quasi ammazzato una una, e poi è la prassi" "Non lo saprà nessuno" "Il direttore poi ci scanna" Si zittiscono e mi guardano, l'uomo compassionevole mi accarezza la testa... e Nera lo morde. Piango angora più forte mentre l'uomo sbraita e mi tira un ceffone... e lo può fare. Un tempo i manicomi erano stati chiusi, ma dopo l'avvento del morbo sono stati riaperti. Non sono molto dissimili dai manicomi della metà del ventesimo secolo, regole incluse. Il governo non riesce a mentenere l'ordine all'interno del proprio organo, figurarsi se badano ad una manciata di pazzi maltrattati. Non abbiamo alcun tipo di tutela, tant'è che spesso i cosidetti pazzi vengo usati come cavie... vedremo giorni davvero bui da ora in poi.
Il periodo nella casa di cura per ospiti violenti non è proprio dei più felici... Nera spacca le sedie sulle schiene degli altri ospiti, Bianca piange coma una disperata sia per i sensi di colpa sia perchè gli inservineti la pestano senza alcun riguardo. Spesso arriva a graffiarsi il volto e il corpo, tanto che gli dovettero cucire dei guanti di pelle in modo che non gli fosse possibile graffiarsi e toglierseli, ma più che per carità è per non avere troppe beghe da parte dei genitori.
Ormai è più la pelle con le croste che quella bianca... tra punture di sedativo, sberle da parte degli altri ospiti e dagli infiermieri meno caritatevoli, aggiunti ai graffi che mi faccio da sola, posso dire di sembrare un pomodro marcio. Ci stanno tutti lontano, malgrado siamo le più piccole, Nera spaventa sempre. Bianca, brutta scema, è l'unico modo per tenerli buoni, vedi di non piangere per questi orsi, o guanti o non guanti cuciti addosso giuro che ti strappo gli occhi... io posso farne anche a meno. Mi dondolo sulla sedia, stordita per via del sedativo, ma sento la presenza di Nera pulsare. E' incredibile come su di lei non faccia effetto alcuno. Però forse, e dico forse, abbiamo raggiunto un patto. Anche lei si è stufata di stare chiusa qui, e al sesto elettroshok si è data una calmata. Ufficialmente è una pratica legale, serve a rilassare ed è utile per molte terapie, ma ehi, ho studiato, lo so bene che per "sbaglio" usano un voltaggio maggiore di quello che dovrebbero... ma poi ci hanno minacciato di farci la lobotomia, e il nostro cervello non si tocca! Forse è perchè ha paura di non esistere più che si è data una calmata, Nera... Mi guardo le mani coperte dai guanti strettissimi: giuro che se me li tolgono non li indosserò mai più in vita mia.
Dopo cinque anni (ormai Layla ne ha dieci) viene ritrasferita nella clinica per minori, perchè finalmente non è più ritenuta troppo pericolosa (insomma, non cerca di ammazzare nessuno). Nella clinica finalmente fa amicizia con tre bambine: Emily (schizofrenica) Caterina (sociopatica) e Lisa (manie di persecuzione)... insomma, un bel quartetto!
Strano ma vero, a parte nosra madre ora conosco altre perone che piacciono non solo a Bianca, ma anche a me. Difficile a dirsi, ma sono tre ragazzine con le palle, degne di stima. Comunque dopo aver passato cinque anni con quei fatti di sedativo queste sono una boccata d'aria fresca Sono simpatiche. Si, Bianca, te lo concedo, sono simpatiche.
Ora la vita di Layla va tranquilla: è meno omicida degli anni precedenti, vede la sua famiglia tutte le domeniche e ha delle amiche a cui vuole bene. Passano quattro anni tranquilli, ormai Layla non sta molto tempo in clinica, sicuramente ne passa molto di più all'università: malgrado tutte le problematiche e l'età il suo QI è talmente alto che la sua iscrizione è stata accettata a braccia aperte... nel 2059, un anno dopo l'inizio dei primi esperimenti per la creazione degli Hunter, Layla ha quattordici anni...
Camminiamo per il parco, poco più avanti c'è l'infermiera che dovrebbe controllarci, ma ormai noi quattro non siamo (non più) catalogate come soggetti pericolosi, quindi è piuttosto tranquilla. Malgrado tutto la tranquillità di Bianca torna utile, meno sorveglianze da parte degli adulti, uguale a meno rotture di coglioni. Emily e Lisa corrnoo in giro, imitando i versi degli animali, mentre Cateria tenta di imitare loro due, noi semplicemente guardiamo le nuvole, io annoiata, Bianca ammirata, poi un grido osceno squarcia l'aria. Alziamo la testa: "Accideneti, e questo che animale doveva essere" chiedo tra il divertito e l'irritato alle tre. Ma in risposta ricevo solo uno schizzo di sangue da Film Horror di inizio millennio in piena faccia. Sono spiazzata, in piedi di fronte a me con il busto di Caterina (dovè la testa?) stretto in bocca una creatura orrenda mi sta squadrando. E le atre? Poco lontano, in un groviglio di sangue egrumi di carne si riescono a distinguere tre baccia... mi viene da vomitare. Se era Bianca a controllare il corpo ora probabilmente lo avevamo già fatto. Quella cosa è senz'altro un demone, ma... oddio, che sta facendo con la testa di Emily? A questo punto vomito veramente, ma poi il mostro sparisce dal mio campo visivo, e poi sento un dolore lancinante al braccio. Non capisco nemmeno quale. Sento Bianca terrorizzata, ma io non faccio in tempo a esserlo che è tutto nero.
Layla si risveglia, ricoperta di sangue, buona parte non suo, ed è circondata da quel poco che rimane delle sue amiche. Poco lontano il cadavere di un demone aggiunge altro sangue al terreno, e in piedi di fronte a lei c'è una donna sulla quarantina con un braccio animalesco che si china su di lei.
No, no no, era finamente tutto perfetto. Cavolo, Nera, perchè hai lasciato e me il corpo? Guardo la donna negli occhi. Nel suo sguardo pieno di compassione c'è qualche cosa di rassicurante, ma la puzza di vomito e sangue sopprime anche quello. Scoppio a piangere, mi stringo le braccia al corpo, tenedomi la testa stretta tra le mani. Voglio strapparmi i capelli, graffiarmi, mordermi la lingua a sangue, tutto pur di svenire di nuovo. Ma dopo essere uscita dalla clinica per i violenti avevo giurato che non mi sarei mai più ferita da sola. Poi vedo il mio braccio sinistro. Quello che prima che non riuscivo a identificare come fonte del mio dolore... ha un lungho taglio, così profondo che sono certa che se ci infilo un dito sento l'osso. Ma non perde molto sangue, perchè i lembi frastagliati della ferita sono anneriti, come bruciati, e vi sono attaccati dei pezzi grumosi di roba nera... spore... siamo state scelte per essere un demone Come lo sai? Abbiamo studiato, ricordi? Si, più o meno... bha, è incredibile come le cose tu riesca a ricordartele e io no... eppure abbiamo la stessa testa! Bando alle ciance... quanto ci resta da campare? Giusto, quanto ci resta? Al diavolo!! Poco, maledettamente poco. Se devo morire così da sola donna-con-artigli esclusa tanto vale fare le cose che avevo giurato di non fare più. La donna però si è avvicinata e mi sta guradando il braccio con espressione critica e dispiaciuta. Guarda poi i suoi artigli... Accidenti, se è veloce... ho visto solo un bagliore argenteo... e poi un leggero tonfo... ma poi l'oscurità ci avvolge di nuovo
Layla si risveglia sdraiata su un lettino molto duro, con una luce bianca da obitorio negli occhi. La prima sensazione è un dolore lancinante alla spalla sinistra, la seconda è la mancanza del braccio sinistro. Nella stanza accanto sente delle voci concitate.
Oddio... non sono ancora morta? Ma come farò adesso senza un braccio? Un conato blocca il filo dei miei pensieri, ma capisco che è solo nausea... Bianca, che faremo? Se chiedo aiuto a lei vuol dire che sono davero sull'olro del baratro. Zitta un attimo, ascolta... stanno parlando di noi. "Che cosa dovrei fare, eh? Fargli il trapianto?" "Si, altrimenti morirà" "Ma è solo una bambina!" "Appunto!!" Vedo che a cercare di salvarci è la donna che ci aveva trovato nel parco e sta parlando con un omuncolo basso e pelato, con la sudorozione fin troppo abbondante. La donna si accorge che siamo sveglie e cii sorride, avvicinandosi non prima di aver dato unochiattaccia all'uomo che sospira sconfitto. "Hai perso molto sangue cara, e a breve potresti diventare un demone... i casi sono due... o ti ucciamo o ti tasformiamo in Hunter" Sospiro. Belle alternatine... però figo, essere Hunter... avrò finalmente la forza di fare quello che voglio. Ma restreremo sempre in questo corpo. Meglio che morire, ti pare? Senza dubbio. Siamo d'accordo. Wow, negli ultimi tempi io e Bianca lo siamo davvero spesso. Alziamo la testa, per un attimo mantenemmo il possesso del corpo entrambe: "Vada per il trapianto" La donna annuisce, e l'omino ci lega al lettino con della corda. Sono stupita... ora? E quando, quando saremo demoni? L'uomo va vicino a quello che sembra un grosso frigo, e tra i vapori ne estrae quello che sembra un braccio. No, non è che sembra, quello è un braccio. Che accidenti ci fanno degli arti umani in un megafrigo? L'uomo avicina il braccio alla nostra spalla monca, come fa un meccanico per capire se ha scelto la vite giusta. Sotto lo sguardo vigile della donna a braccia incrociate l'uomo prende un bisturi e fa un taglio sul nostro ventre. Ehi, ma l'anestesia non va più di moda? Sento un bruciore delirante, urlo (credo) e inizio a scalciare, ma le corde me lo impediscono, la vista mi si annebbia ma, maledizione, non svengo. Il bruciore al ventre si unisce a quello alla spalla mentre l'uomo mi cuce il braccio. Vedo solo nero, ma percepisco tutto, il dolore come di milioni di spilli in tutto il corpo. Le ore passano, senso scorrere fisicamente dentro di me una presenza estranea. Perfetto, a quanto pare essere in due in un corpo solo era toppo poco. Sento una voce lontana, sovrapposta ai rumori esterni. sono sveglia ma non del tutto, sono svenuta ma cosciente... Bianca, deciditi cazzo, quasto discorso non ha senso. La voce lontana inizia a essere sempre più vicina e assordante, ma comunque non capiamo cosa dice ma fa comunque paura. "Perderai tutto, ogni volta" Spalanchiamo gli occhi. Quella voce, finalmene avevamo capito cosa aveva detto. Ci mettiam le mani sulle orechcie, i rumori che ci circondano sono altissimi, ci perforano i timpani. A fianco a me sento un battito cardiaco e l'odore di un essere umano. Come facciamo a percepire certe cose? Giro la testa e vedo la donna che non si era spostata, l'uomo invece non c'è più. Siamo slegate, quindi mi alzo a sedere. Sul ventre non si vede Nulla se non una lunga linena sottile più chiara, lo stesso vale per il braccio sinistro. Non si muove proprio come voglio io, ma mi ci dovrò abituare. "Grazie" dico alla donna con un sorriso dolce. Bianca, per la miseria, sii meno sdolcinata... è un guerriero! Ma la donna sembra apprezzare: "Di nulla"
Layla non ci mette molto ad acquistare un livello davvero alto. La sua trasformazione è micidiale, e il sadismo di Nera mischiato all'intelligenza di Bianca fanno un mix davvero fenomenale. Ma malgrado tutto, lei è pur sempre la 'bambina'. Layla ormai ha capito che cosa comporta rimanere eternamente in quel corpo da mocciosa, magra fino allo sfinimento e bassa. Non pensa di poter ricevere attenzione dagli uomini. Qualche anno dopo il suo trapianto, gli Hunter cominciano a essere anche uomini, per la maggiore adulti ma... arrivò un ragazzo, Aaron... aveva sedici anni, magrissimo e alto, il viso liscio, gli occhi dolcissimi. Quando si conoscono, durante in una missione insieme, diventano molto amici, forse anche per via del problema che hanno in comune: sono sottovalutati per la loro forma umana. Ma da demoni fanno scintille: mentre lei è la precisione e sottigliezza fatta persona, con un corpo così longilineo da sembrara un palo dai movimenti eleganti e flessuosi, lui è la forza e la brutalità fatta persona, in quel suo corpo possente e leonino. Velocemente l'amicizia si evolve in qualche cosa di più profondo.
Lo amo. Lo amiamo, alla follia. E dopo anni, è il primo che ci ama entrambe. Non l'ha ancora detto, ma con lui, entrambe ci sentiamo ben volute e desiderate, non fa distinzioni, ci riconosce come quello che siamo, cioè la stessa persona... per la prima volta, non sentiamo vergogna una dell'altra, anzi, spessimo ci fondiamo. Ci ha invitate a cena nell'unico locale di Venor che hanno aperto oltre al centro base. Aaron ci sta guardando... Dio, quello sguardo, quanto lo amiamo. Si è alzato in piedi... Aaron si inginocchia di fronte a noi, ignorando gli sguardi degli altri commensali, ed estrae un cofanetto rosso. Diciamo di si senza nemmeno pensarci, piangendo di gioia, senza vergogna, e lo abbracciamo. Se tutto questo potesse continuare per sempre, saremmo la donna più felice del creato.
Layla e Aaron poco dopo si sposano. Non è una cosa ancora molto frequeste tra gli Hunter, ma loro se ne fregarono altamente, anzi, cercarono di mettere su prole. Layla con il pancione è davvero fantastica, una ragazzina tanto magra sembra nascondere un cocomero sotto la maglia. Passano insieme i tre anni più belli della loro vita, tre anni di felicissimo matrimonio, Layla è all'ottavo mese di gravidanza. Arriva però una missione per lei, ma Aaorn si oppone, decidendo di andarci lui stesso.
"Sicuro?" "Sicurissimo, non ti posso lasciare andare in missione così!" "Mi raccomando torna presto" Ci baciamo, e siamo al settimo cielo. Lui giurando di tornare si traforma e corre verso le porte della città. Passa un giorno. Ne passano due, poi tre... siamo sempre più proccupate. Doveva essere una cosa veloce. E invece... ma lui ha giurato, sarebbe tornato presto... Mi informo dai capitani se hanno ricevuto notizie, ma mi dicono che hanno perso i contatti... da 24 ore... Non ci pensiamo nemmeno troppo e partiamo subito, volando raggiungiamo il luogo in cui doveva trovarsi Aaron... lo percepiamo e lo raggiungiamo. E' in cima ad un albero enorme e alto. Da terra lo chiamiamo, lui ci guarda... ma sul suo viso non vi è gioia... ma terrore puro. Un attimo dopo è di fianco a noi. "Che cosa ci fai qui?" urla, ma non finisce di parlare che tre demoni enormi, i più grossi che abbiamo mai visto, si lanciarono su di noi. Ecco perchè Aron era in cima all'abero, ecco perchè quando ci ha viste era terrorizzato, ecco perchè non aeva più contatti con Vernor... Aaron ci prende e ci lancia sull'albero con tutta la forza che ha, paro l'urto trasformando il braccio di pietra, e ci voltiamo verso di lui. Non tenta nemmeno di difendersi, è la metà di uno di loro, e non ha il tempo di raggiungere l'albero... ci guarda con sguardo fiero ma triste. Sillaba 'mi dispiace' e poi... non ricordo più nulla. Nulla, assolutamente nulla... Sono passati due giorni, mi raccontano di avermi trovata in mezzo ai cadaveri dei tre demoni, il corpo dilaniato da ferite orrende, con in braccio Aaron. Mi dicono che cantavo, cantavo la stessa canzone che mi cantava mia madre, la stessa che da tempo ripassavo per cantarla al nostro piccolo. Di quello che successe quella notte mi ricordo solo la sensazione dei capelli di Aaron sotto le dita. Mi tocco il ventre, disperatamente vuoto. Non ho nemmeno la forze di piangere mentre mi spiegano che sono stati costretti a farmi il taglio cesario per via delle ferite riportate, ma che il bambino non era sopravvissuto più di due ora. Stringo quel corpicino minuscolo, che per pietà avevano lavato e vestito. Non ha nemmeno un nome. Il mio piccolo. Il piccolo mio e di Aaron...
Anche a distanza di anni Layla non ricorda molto, e non raccontò niente a nessuno, nemmeno a Maya e Calliah, che allora non la conoscevano se non di vista, e quindi non possono sapere del suo matrimonio. Semplicemente, una volta l'anno, Layla si reca sulle due tombe a portare fiori. Non ha mai spiegato nulla nemmeno a Kristallo, ma che ormai ha capito più o meno la situazione. Gli anni sucessivi l'accaduto passarono tranquilli, Layla li passò a studiare, e un paio d'anni dopo la morte di Aaron e del piccolo conobbe Maya, una delle poche sopravvissute della prima generazione Hunter, una quindicina di anni dopo conobbero Calliah. Loro tre si egualiavano in forza, avevano tutte speciali caratteristiche, è vero, ma erano sopravvissute a tantissime missioni, erano sopravvissute a tantissimi compagni. Vennero allora scelte per essere a capo di tutta Vernor.
Una lettera... possediamo tra più potenti sistemi di cominicazione senza fili e quelli mi mandano una lettera? Ehhh, quanto sono cerimoniosi. Sorrido. Lo sapevo da tempo che l'avrebbero fatto. Come probilmente lo sapeano Maya e Calliah. Chissa se anche loro hannno ricevuto una lettera o cosa.
Mi presento puntualissima per il trapianto... il terzo della nostra vita se si conta il braccio. Ormai anche (modestamente) grazie a me l'ospedale di Vernor è davvero moderno, niente più corde, ma soprattutto si usa l'anestesia. Ma non la voglio. Ho fatto il primo senza, farò anche il secondo. Il dolore che sento, malgrado quel che ricordavo, è minimo, ma vedo tutt buio comunque. E risento quella voce, la stessa che che sentii tanti anni fa ma che non avevo mai dimenticato. "Avevi ragione, abbiamo perso tutto... ma ci stiamo risollevando" "Siete degne del mio potere allora. Cadrete ancora ancora, ma vrete sempre il coraggio di sollevarvi?" "Spero proprio che non tradirete la nostra fiducia" Una voce nuova, agghiacciante quanto la prima. Ora in questo corpicino minuscolo siamo in quattro. "Non vi deluderemo" Ritorniamo a vederci e ci alziamo. Il post trapianto non haeffetti collaterali, nè nausea ne altro. Vengo portata all'armeria... devo scegliere la mia arma... mi fa un po' strano, ho sempre combattuto a mani nude o con le parti taglienti del mio corpo. All'entrata dell'armeria c'è un muro, su cui è appeso uno scudo di vetro che sembra un fiore. Sorrido e lo sfioro, ma il rumore che produce mi fa capire che è cristallo. Che strano ornamento... stacco dal muro lo scudo e lo osservo. Scopro a mie spese che i contorni dei 'petali' sono davvero taglienti. La mia guida si ferma e guarda lo scudo, grande quando me. "Signorina Layla, quello è solo un ornamento" disse ridacchiando puntando il dito sullo scuso. Mi viene il nervoso. Quell'idiota sta guardando lo schudo come i miei avversari guardano me prima di morire: come se fosse uno scherzo. La rabbia mi monta e stringo convulsamente lo schudo, sto per dire alla mia guida che lo so che è un ornamento, ma lo scudo si chiuse con uno scatto, diventando una spada. Rimango sorpresa, tant'è che Nera rimane in un angoloo e rimango io in possesso del corpo. La mia guida mi guarda anche lui stupito. Muovo la spada... è... wow. Non co che altro dire... è sia scuso che spada... una una doppia faccia, una doppia personalità. Solo perchè sembra delicata era da tutti considerata solo un ornamento, ma.... colpisco uno scaffale che senza tanti complimenti crolla tagliato in due. La robustezza di questa spada è davvero impressionante. La mia guida si mette a ridere, e a questo punto Nera prende possesso del corpo. Secondo colpo di scena... la spada diveta nera, e dietro la guida compare una donna dalla bellezza senza pari, la pelle nera traslucida, lo sguardo serio. La guida un attimo dopo è accasciata a terra senza sensi. La donna si avvicina a me e si inchina con sguardo serio. Bianca riprende il sopravvento e la donna diventa trasparente, alza il capo, ora con un'espressione dolce e sorridente. "Mi chiamo Kristallo... e sono ai vostri ordini"
Layla al fianco della sua adorata Kristallo e di Maya e Calliha (da lei chiamate sorellone) con le rispettive anime, iniziò a traformare Vernor, combattendo come leoni contro i demoni. Layla andò a capo dell'ospedale, dove ora è ritenuta il direttore di fatto, continuò gli studi sulle trasformazioni dei demoni e degli Hunter e ora, malgrado gli Hunter stiano diminuendo, sta mettendo anima e corpo nel plasmare nuove leve.
»Citazioni & co.
»This is War - Thirty Second to Mars
Un avvertimento alle persone il bene e il male questa è la guerra per il soldato, per il civile il martire, la vittima questa è la guerra
è il momento della verità e il momento di mentire il momento di vivere e il momento di morire il momento di combattere il momento di combattere combattere, combattere, combattere...
a destra, a sinistra combatteremo fino alla morte fino al limite della Terra è un nuovo mondo coraggioso dall'ultimo al primo
a destra, a sinistra combatteremo fino alla morte fino al limite della Terra è un nuovo mondo coraggioso è un nuovo mondo coraggioso
un avvertimento al profeta al bugiardo, all'onesto questa è la guerra per il capo, il paria, la vittima, il messia questa è la guerra
è il momento della verità e il momento di mentire il momento di vivere e il momento di morire il momento di combattere il momento di combattere combattere, combattere, combattere...
a destra, a sinistra combatteremo fino alla morte fino al limite della Terra è un nuovo mondo coraggioso dall'ultimo al primo
a destra, a sinistra combatteremo fino alla morte fino al limite della Terra è un nuovo mondo coraggioso è un nuovo mondo coraggioso è un nuovo mondo coraggioso
credo nella luce alzate le mani al cielo la lotta è finita la guerra è stata vinta sollevate le vostre mani verso il sole, verso il sole verso il sole, verso il sole la guerra è stata vinta
è il momento della verità e il momento di mentire il momento di vivere e il momento di morire il momento di combattere il momento di combattere combattere, combattere, combattere...
a destra, a sinistra combatteremo fino alla morte fino al limite della Terra è un nuovo mondo coraggioso dall'ultimo al primo
a destra, a sinistra combatteremo fino alla morte fino al limite della Terra è un nuovo mondo coraggioso è un nuovo mondo coraggioso è un nuovo mondo coraggioso
un nuovo mondo coraggioso la guerra è stata vinta la guerra è stata vinta un nuovo mondo coraggioso
io non credo a niente nè all'inizio nè alla fine io non credo a niente nè alla Terra nè alle stelle io non credo a niente nè al giorno nè al buio io non credo a niente a parte il battito dei nostri cuori io non credo a niente mancano 100 giorni alla nostra separazione io non credo a niente nè a Satana nè a Dio io non credo a niente nè alla pace nè alla guerra io non credo a niente a parte la verità di chi siamo
» Giuramento di Ippocrate: Consapevole dell' importanza e della solennità dell' atto che compio e dell' impegno che assumo, giuro: di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento; di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell' uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente; di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze; di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione; di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale ed alle mie doti morali; di evitare, anche al di fuori dell' esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione. Di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni; di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica; di prestare assistenza d' urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità a disposizione dell'Autorità competente; di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto; di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell' esercizio della mia professione o in ragione del mio stato; di astenermi dall' "accanimento" diagnostico e terapeutico.
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