 | ¥_ReOmbra_¥ |
| |  Nick: ¥_ReOmbra_¥
Nome PG: Amos
Cognome PG: Roi
Età: 20
Data di nascita: 2 agosto
Segno zodiacale: Leone
Soprannome Pg: Re
Città di provenineza: Parigi (Francia <- per gli idioti che dicono che è in Spagna, e giuro che ne conosco qualcuno)
Fazione: Inferne
Livello:
Denaro: 500$
Appartamento:
Il viso ha i tratti sottili e delicati, ma non per questo meno virili, le sopracciglia sono dritte e spesso aggrottate ma con un mezzo sorrisino stampato in faccia.
Le labbra sono sottili e chiare, poco pronunciate, ma con la quale fa miracoli (donzelle, fatevi pure avanti).
I capelli, tenuti rigorosamente lunghi sono sottili e mossi, divisi in ciocche. Il loro colore è indefinito, dipende dalla luce: nero/verde, nero/viola, nero/blu. Si, vabbè, diciamo che sono neri. I capelli, nel mezzo, ha una ciocca molto più lunga delle altre, che tiene in una coda: le sue 'sorelle' così gliela acconciavano, e lui si è abituato a tenerli così (anche perchè, dato che è stato costretto a imparare come si fa una treccia, tanto vale sfruttare la conoscenza)
Del suo viso, però, la prima cosa che si nota sono gli occhi, dalla forma allungata e di un azzurro ghiaccio inquietante, quasi.
Il petto è ampio e privo di qual si voglia pelo, come il viso (ci tiene nell'essere immacolato), le braccia sono forti, le mani dalle dita sottili, delicate sul corpo delle donne ma decise e temibili quando c'è da prendere a cazzotti qualcuno.
Carattere di dovere: I capelli assumono varie
sfumature di viola, dal color pervinca
a quello melanzana.
Vestiario: Amos ama le cose ricche, con rifiniture e a volte pellicce, ma tutto rigorosamente sui colori scuri.
Il suo modo di vestire più ricorrente è un completo con una casacca nera, con bordi merlati con passamaneria (credo si scriva così) d'oro, i primi bottoni sempre slacciati.
Insomma, per parlarci chiaro: fa il fighetto, lui può permetterselo.
Durante i combattimenti, invece, usa sempre camicia e pantaloni neri, coperti da un soprabito lungo sempre nero, con collo di pelo chiaro e delle decorazioni stile orientale dorate, sopra le maniche hai dei rinforzi metallici anch'essi dorati e una cintura, sempre in stile orientale e sempre dorata.
La parte inferiore del soprabito è 'tagliata' in varie strisce abbastanza larghe, che quando salta svolazzano un po' da tutte le parti.
Ma per quanto il vestiario sia strano, non è la prima cosa che salta agli occhi, bensì la maschera piumata che porta sul viso. Dato che alla vanità no c'è mai fine, si, porta una maschera che emula un uccello, con tanto di piume blu e rosse!
Solitamente è una persona solare, ma ama fare il misterioso. Ha la tendenza e mania di mettersi sempre in mezzo per calmare le acque, per confortare chi ne ha bisogno e sostenere chi se lo merita: in poche parole, soffre della patologia del "faccio l'eroe della situazione", anche se (di solito) non ci mette malizia.
Ha uno strano senso del dovere, ama aiutare chi è più debole, soprattutto bambini e gente appartiene al gentil sesso. In particolar modo, il suo comportamento verso le donne è così galante da risultare, a volte... sdolcinato? Tratta le donne con riguardo, come se fossero boccioli da curare, ma se si accorge che la signorina che ha di fronte è una con i cosiddetti e che odia le smancerie il suo atteggiamento diventa, più che altro, di cameratismo: pacche sulle spalle, battute da bar... tanto per intenderci, si comporta come se di fianco avesse un uomo, se poi questa gli da corda si diverte ancora di più.
Però, proprio come ama le donne, ama e stesso. E' vanitoso, molto vanitoso, guai a chi gli rovina il suo bel faccino, a volte egocentrico ma è molto divertente quest suo aspetto, se preso con filosofia.
Ma questo volto allegro e gentile, cavalleresco e cortese, sparisce in battaglia: diventa freddo, con lo sguardo sicuro, parla con voce chiara e secca, senza fronzoli. E' lucido come una macchina, e cinico con il nemico quasi da far venire i brividi.
Questo cambio faccia gli è stato insegnato dai suoi genitori: buoni e in pace con il mondo finchè il mondo non cerca di ucciderti.
Il figlio della bella coppietta è inutile dire che cresca più o meno in mezzo alla strada. I suoi genitori, a modo loro, gli dimostrarono il loro affetto insegnandogli quello che meglio conoscono.
La madre, trattata per anni male dagli uomini a iniziare da suo padre, gli insegnò che le donne bisogna trattarle bene, con cura e rispetto, poi che bisogna sempre proteggere chi ha la tua stessa cattiva sorte, infine l'arte dello scherma. Infatti, la donna aveva origini nobili, discendente da una facoltosa famiglia poi andata in rovina, dove l'insegnamento della scherma è d'obbligo. La madre, poi, da Francese DOC, gli insegnò l'amore per l'arte e per il bello, anche se ormai di bello in questo mondo c'è ben poco. Forse è per colpa della donna che Amos ha certi gusti nel vestirsi.
Il padre, anche lui gli insegnò molte cose: scappato da una dittatura, gli insegnò che tutti hanno gli stessi diritti e gli trasmise il dono del ben parlare. "Con un bel discorso si possono possono fermare le guerre" diceva sempre, riferendosi ad una certa guerra fredda, che Amos non ha mai capito perchè fosse fredda. Veramente non ha mai capito nemmeno che cosa fosse, ma poco gli importava, sapeva solo che era vero.
Un'altra cosa che gli insegnò su come tenere in mano un fucile e molte cose che lui aveva imparato in quanto militare giapponese: non solo le armi da fuoco ma anche alcune arti marziali che in Giappone le conoscono anche i bambini se vogliono sopravvivere ai sette anni.
Mentre i genitori lavoravano sodo per mantenersi e tenersi lontani dagli occhi dello stato, Amos organizzava le strade: i bambini e i ragazzi rimasti orfani erano tanti, gli scappati di casa altrettanti.
Seguendo gli insegnamenti dei genitori, Amos mise su un gruppo, una specie di banda, finalizzata a proteggere i bambini dei quartieri più infimi della non più romantica Parigi.
Amos ne era a capo: sapeva come calmare i ragazzi più grandi, come difendere i più piccoli. Era un sobillatore di folle, con il potere delle parole sapeva calmare molte risse. Ma quando questo non bastava, sapeva sistemare la faccenda anche a cazzotti o legnate. I ragazzi vedevano in lui un modello da seguire e proteggere, le ragazze un protettore dolce e forte.
All'inizio era solo un gruppo di una decina di ragazzetti che si nascondevano nelle cantine, con il passare del tempo sperarono il centinaio.
Amos e Desirèe, ragazza sua coetanea figlia di una vecchia amica di sua mamma, prostituta anche lei, uccisa da un cliente che non voleva pagare, loro due assieme fecero grandi cose: sfruttavano le vecchissime ma calde e spaziose ex fogne, non più usate da decenni, ma ottime per nascondersi, se si trovavano i varchi per arrivarci per creare una sorta di grande casa.
Tra di loro si chiamavano fratelli e sorelle: erano una vera e propria banda.
Lì, ne i demoni (principale fonte di paura e bambini orfani) ne polizia poteva arrivare.
Il gruppo che si era creato all'inizio i primi fratelli, sopravvissero tutti grazie ad Amos, crebbero, ormai tutti erano sui venti, dalla gente di Parigi ormai il loro gruppo era famoso nell'ombra. Tutti lo conoscevano, ma nessuno sapeva davvero cos'era.
Ma ormai, il vero pericolo, Amos lo sapeva, erano i demoni: loro avevano potere sulla città grazie al grande numero, ma non potevano nulla contro quei mostri, che a volte erano anche i loro vicini di casa o i loro parenti.
Allora, lasciò tutto in mano a Desirèe e agli altri 7 ragazzi che erano parte del primo gruppo, ormai sapevano tutto quello che c'era da sapere per mandare avanti 'i fratelli della cloaca' (così chiamati dai Parigini) e lui partì per Venor, con la promessa che sarebbe tornato un giorno per sconfiggere l'ultima minaccia che gravava sulla gioventù un po' sfasciata ma allegra gioventù dell bassa (bassissima) Parigi. 
Nome anima: Amaterasu, che era anche il nome della Dea Giapponese del Sole, e Selene, nome della Musa che nell'epica francese era attribuita alla luna e che spesso veniva invocata da poeti e scrittori.
Caratteristiche fisiche:b le due anime sono piuttosto simili nelle caratteristiche fisiche: stessa corporatura, stessa carnagione, stessa altezza.
Sono minute, dal carnato chiaro che riflette la luce, la bocca carnosa ma chiara. Gli occhi, anche quelli hanno lo stesso taglio felino con ciglia lunghe.
La differenza più sostanziale sta nei capelli: quelli di Amaterasu sono corvini, liscissimi e scalati, quelli di Selene sono bianco/argento e leggermente mossi.
Amaterasu ha lunghe e abbondanti vesti della tradizione giapponese, sui colori del rosa, del rosso e dell'oro, sulla testa porta un complesso diadema d'oro che richiama come idea la maschera che ha Amos, gli occhi sono truccati con gli stessi colori delle vesti, gli danno un colore caldo e vivace al viso.
Sulla schiena ha quattro ali, piccole, ma forti e fate di fuoco, che però, se lei desidera, non brucia.
Insomma, sembra una grande, magnanima e potente dea Giapponese.
Selene, invece, ha abiti abbastanza semplici, ma molto leggeri ed eleganti, che si ritrovano spesso nelle foto d'epoca di allegre e solari francesi sotto la torre Eiffel: vestito corto stretto sotto il seno e sciarpone di morbida lana azzurra. Non usa ghingheri ne trucco, e il complesso risulta leggiadro e fatuo. Questa idea è accentuata dalle quattro ali bianche fatte di luce perlacea, che paiono ali di angelo.
Caratteristiche psicologiche:
Amateraso ha uno spirito impetuoso, non ha peli sulla lingua, ma non si abbasserebbe mai a usare linguaggio scorrile. Può sembrare altezzosa, soprattutto nei modi di fare molto signorili e nella pomposità delle vesti, ma guai a dirglielo: è anche molto suscettibile, ma è anche un tipo molto divertente.
Selene, invece, è un tipo piuttosto pacato, a volte messa in ombra dalla foga di Amaterasu, ma è spesso amata per questa sua posatezza. Ma è leggermente lunatica: un'attimo prima ha n sorriso solare e quello dopo potrebbe avere uno sguardo immensamente triste.
Ma, se nella vita normale è una persona posata, durante le battaglie diventa spietata oltre ogni dire: ama sentire il sangue sulla sua lama, le grida di terrore di fronte alle sue cariche.
Potere particolare, attitudine, metodo di combattimento: Amaterasu simboleggia il sole, sotto tutti i suoi aspetti: la forza, il calore e la potenza. Sa manovrare il fuoco, in grado di manipolare la luce del sole creando flash o miraggi. Le sue ali posso diventare ustionanti, proprio come la lama della spada.
Selene, invece, rappresenta la luna e la sua mutabilità, la sua parte in luce e la sua parte in ombra. Ed è proprio l'ombra che Selene riesce a manovrare, è da quella che deriva la sua potenza.
Può avvolgere quel che vuole nel buio più totale senza che lei abbia problemi, visto che lei nel buio ci vede, e, stranamente, riesce a cambiare a suo piacimento l'umore e le sensazioni di chi, in qualsiasi modo, viene a contatto con lei, anche in modo indiretto.
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